lunedì 28 dicembre 2015

Sorella Terra, la mostra del National Geographic a Roma...

Palazzo Braschi l'esposizione dedicata ai temi di Laudato si', la rivoluzionaria enciclica "ambientalista" di Papa Francesco. Ideata e realizzata da National Geographic Italia, l'esposizione propone una selezione di fotografie di grandi autori che conduce il pubblico in un viaggio ideale tra le parole dell'enciclica LAUDATO SI’ di Papa Francesco.

Oltre 60 scatti realizzati da maestri dell'obiettivo si posano su fragilità, sofferenza e bellezza del nostro pianeta in pericolo. Il percorso si apre sulla magnificenza del creato, per poi proseguire con il degrado ambientale e umano, l'urbanizzazione selvaggia, l'inquinamento, gli esclusi, ma anche la biodiversità e la sostenibilità. In mostra anche alcune fotografie esclusive di papa Francesco realizzate dal fotografo Dave Yoder, che ha seguito e documentato per quasi un anno la vita quotidiana del pontefice per un reportage esclusivo.

National Geographic Italia, in occasione del Giubileo straordinario proclamato per la fine del 2015, dedica questa grande mostra alla rivoluzionaria enciclica del pontefice sulla Terra, nostra casa comune. Una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia e protesta per il male che provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei.

"La terra è ferita, serve una conversione ecologica”, ammonisce Francesco nel testo, che non si rivolge solo ai cristiani ma "a ogni persona che abita questo pianeta", gettando luce sull’inquinamento, sull’esaurimento delle risorse naturali, sullo sfruttamento selvaggio della natura, sulla perdita della biodiversità, sul deterioramento della qualità della vita, sul degrado sociale e su molte altre "ferite" del nostro mondo. Tutti temi che sono storici "cavalli di battaglia" di National Geographic, da sempre in campo per la salvaguardia del pianeta.


(fonte panorama.it)

martedì 22 dicembre 2015

“Cicatrici di Vita”, la mostra alle Scuderie Granducali di Seravezza

Si inaugura martedì 22 dicembre alle ore 17.30 presso le Scuderie Granducali di Seravezza, viale L. Amadei 239, (Lu), la mostra fotografica, realizzata in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee, che fa parte del progetto “Cicatrici di Vita”, ideato da Chiara Vogliazzo.

In esposizione 12 pannelli di grandi dimensioni, che riproducono le 12 foto delle 12 donne versiliesi fotografate da Alessandro Citti mentre mostrano la loro cicatrice, più o meno visibile, dovuta ad operazioni subite per sconfiggere il cancro.

Donne sorridenti e positive che vogliono lanciare un messaggio molto importante: le cicatrici sono profonde nel corpo e nell'anima, ma la rinascita è ancora più forte, si può guarire e uscirne con il sorriso. Si tratta della prima esposizione assoluta del progetto di cui fa parte anche la pubblicazione di un calendario 2016 a scopo benefico, con le 12 donne fotografate esposte in mostra.

“Quello che secondo me distingue questo progetto da tanti altri – spiega l’ideatrice Chiara Vogliazzo - è il tipo di visuale che sdogana l’immaginario collettivo su donna e cancro: non foto tetre e angoscianti in bianco e nero, ma immagini a colori con volti sorridenti. Un sorriso che – è bene precisare – non vuole nascondere la cicatrice dietro un falso sorriso, ma che vuole segnare la rinascita, dopo aver guardato in faccia le cicatrici dell’anima e del corpo e aver fatto pace con loro. Sorridiamo alla nuova vita senza dimenticare il passato”.


(fonte arte.it)

venerdì 18 dicembre 2015

Gabriele Basilico: Ascolto il tuo cuore, città...

Una grande mostra monografica dedicata al fotografo milanese nella città in cui è nato, ha lavorato ed è vissuto fino al 2013.

La “città”, con la sua natura e le sue modificazioni, è uno dei temi più cari a Gabriele Basilico, che ha dedicato alle metropoli, in tutti i loro aspetti, gran parte del suo lavoro. Il percorso della mostra milanese, articolato in cinque sezioni che occupano tutti gli spazi di UniCredit Pavilion, ripercorre proprio questo sviscerato amore del maestro per le città di tutto il mondo. 

Da Milano a Napoli, da Mosca a Parigi a Berlino, da Istanbul a Madrid, da Rio a San Francisco fino a Shanghai, la serie "Metropoli", allestita nell’Auditorium del piano terra, costituisce infatti il cuore della mostra. Basilico ha coltivato la sua amorevole ossessione per la città intesa come organismo vivente, alla ricerca degli elementi di quella “strana bellezza” che può caratterizzare ogni metropoli, “non solo nella memoria dei centri storici, ma anche nella frammentazione spontanea delle periferie”.

Curata da Walter Guadagnini in collaborazione con Giovanna Calvenzi e lo Studio Gabriele Basilico, l' esposizione è un viaggio alla scoperta delle città, viste attraverso gli scatti, le videoproiezioni e i filmati dell’artista. L’antologica si compone di circa 150 fotografie e 10 filmati, provenienti per la maggior parte dall’archivio Gabriele Basilico. In mostra anche alcune opere del Maestro dalla Collezione d’Arte UniCredit, una delle più rilevanti e complete collezioni corporate a livello europeo, con un patrimonio di oltre 4.000 fotografie storiche e contemporanee.

Dal 12 gennaio 2016 la mostra ospiterà una serie di quattro conferenze sulla vita e il lavoro del grande fotografo, incontri aperti a tutti gli appassionati condotti da Stefano Boeri (12.01), Luca Doninelli (14.01), Michele De Lucchi (19.01) e Toni Thorimbert (26.01). Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

(fonte panorama.it)

lunedì 14 dicembre 2015

Colazioni con i fotografi...

Riprendono al Caffè letterario le Colazioni con i Fotografi, appuntamenti mensili a ingresso libero organizzati da Deaphoto in collaborazione con il Caffè Letterario delle Murate a cura di Sandro Bini e Giovanni de Leo.


Lo spirito di questi incontri non è quello formale della presentazione-intervista di autori o della conferenza, ma quello informale di una vera e propria colazione fra fotografi e appassionati di fotografia che vogliono parlare e confrontarsi sulle questioni e le vicende della fotografia davanti a un caffè o a un cappuccino, creando occasioni di conoscenza, confronto, crescita culturale e convivialità. 

Ogni appuntamento vede la presenza di un ospite che ha la funzione di introdurre e moderare il dibattito, e di un tema di discussione dal quale è in ogni caso possibile divagare. 
Le colazioni si ripetono una domenica al mese da Ottobre 2015 a Marzo 2016.

(fonte arte.it)

mercoledì 9 dicembre 2015

I mille volti della Sanità in una mostra fotografica...

"Sanità", è il titolo della mostra alla “Salumeria Upnea” in via San Giovanni maggiore Pignatelli. L’esposizione è frutto di un corso di fotogiornalismo, rivolto ad addetti ai lavori e non, diretto da Sergio Siano, insieme a Roberto Stella e Luigi Crispino (presidente dell’associazione culturale Upnea).



La Sanità. Quartiere difficile, si. Almeno per quello che si legge sulle pagine di cronaca. Lettura semplice, superficiale, scontata. Televisiva. Quello della Sanità è uno dei quartieri più antichi di Napoli. 

Il suo nome deriva dalla particolare salubrità della zona. Almeno un tempo. Perché dalla costruzione del ponte, odierno corso Amedeo di Savoia, il quartiere ha perso la centralità che lo caratterizzava, trasformandosi lentamente in un borgo chiuso, difficile da penetrare, riservato a chi ci abita.

E allora ascoltiamo le storie che emergono dalle strade e dai vicoli della Sanità, raccontate attraverso la mostra fotografica che espone i lavori degli allievi di Sergio Siano e Roberto Stella. Protagonisti i volti, le storie, gli scorci del popolare rione. Le opere in esposizione sono di: Mariagiovanna Capone, Angelo Moraca, Massimo Caroelli, Emanuela Cervo, Federica Lamagra, Sofia Quarantelli, Annalisa Guida, Lorella Tripodi, Ada Santasilia, Claudio De Falco, Fiammetta Tarallo, Irene Angelino.


(fonte eventinapoli.com)

venerdì 4 dicembre 2015

"La Camera Scura" mostra fotografica di Amnesty International

Mostra fotografica di Amnesty International fino al 10 dicembre alla Torre del Beverello del Maschio Angioino, piazza Municipio.


Dodici fotografie. Tredici attrici e attori che posano per Amnesty International, sostenendo la campagna contro la pena di morte nel mondo. È La camera scura, una mostra fotografica realizzata nell'ambito del progetto "Sono contro la pena di morte perché..." della Sezione italiana di Amnesty International.

I 13 artisti, attrici e attori, che posano nelle 12 fotografie de "La camera scura", sostenendo la campagna contro la pena di morte nel mondo, sono: Luca Argentero, Giulia Bevilacqua, Carolina Crescentini, Sabrina Impacciatore, Peppino Mazzotta, Giulia Michelini, Ana Caterina Morariu, Filippo Nigro, Lara Okwe, Vittorio Emanuele Propizio, Primo Reggiani, Dino Santoro e Gianmarco Tognazzi.

Le fotografie sono di Angelo Di Pietro e la direzione artistica di Mario Vaglio.

(fonte comune.napoli.it)

martedì 1 dicembre 2015

Fotografia Vintage @ Tribunali138

Si terrà domenica 6 dicembre, presso via Tribunali, Fotografia Vintage: un evento interamente dedicato alle stampe vintage, organizzato da Tribunali138, un indirizzo artistico nato dall’idea progettuale di Luciano Ferrara.


L’evento è interamente dedicato alla stampa fotografica vintage, ossia quella eseguita nel periodo immediatamente successivo allo scatto e comunque entro cinque anni, con tiratura unica, vari formati, utilizzando carta baritata ai sali d’argento e con stampa rigorosamente a mano: ciò non comprende solo foto, ma anche cartoline, segnalibri, libri fotografici, manifesti e stampe d’epoca.

A giungere è il principio della fotografia che rileva frammenti di vita, penetra nel tempo dell’istante, sviluppa conoscenza, facendo esperienza d’intimità d’esistenza. Se il fotografo è chi scrive con la luce, l’immagine che raccoglie irrompe nell’opinione corrente, esprimendo una linea poetica di prospettive impensate, dialogando pubblicamente, comunicando attraverso forme e figurazioni inedite. 

E’ così che un numero civico, il 138 di via dei Tribunali, diventa l’indirizzo non di un’abitazione, ma una fabbrica di dislocazioni, di ospitalità, un luogo all’opera, perché l’opera abbia luogo di vicinanza alla sua idea. Tribunali 138 vuole essere un luogo impossibile, un luogo all’opera, dove sperimentare nuove pratiche della memoria storica e della fotografia d’autore.

(fonte spaccanapolionline.com)

giovedì 26 novembre 2015

Contro la violenza sulle donne la mostra fotografica “Putesse essere allera”

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, da mercoledì 25 a domenica 30 novembre al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, in Via dei Mille 60, ci sarà la mostra fotografica di Tiziana Mastropasqua “Putesse essere allera”.

L’esposizione si inserisce nel fitto programma che il Comune di Napoli ha organizzato per contribuire alla celebrazione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Purtroppo la violenza contro le donne è un fenomeno che non si arresta e che ha diverse sfaccettature, che spesso si tarda a identificare come tali.

Le foto di Tiziana Mastropasqua sono foto di donne che sorridono, sereni e felici perché tutte le donne hanno diritto alla spensieratezza. Solo una è triste, seria e pensierosa, come a voler evidenziare che la violenza colpisce inaspettatamente qualsiasi donna a qualsiasi età. 

L’artista per realizzare questa mostra fotografica è entrata in case, uffici, laboratori di teatro sociale e ha fotografato donne di ogni contesto sociale, di ogni età, in modo da rappresentare diverse storie. Il backstage è stato filmato e durante la mostra ci sarà un’installazione audio che evocherà momenti particolari, domande e risposte con i diversi approcci delle donne.

Tiziana Mastropasqua è una fotografa, attrice ed illustratrice napoletana. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Napoli in Fotografia come linguaggio d’arte. Ha preso parte a diverse mostre in tutta Italia e la sua attenzione spesso è rivolta alle donne. L’ingresso per la mostra contro la violenza sulle donne è gratuito.


(fonte spaccanapolionline.com)

lunedì 23 novembre 2015

'Meraviglia Italiana', il fotografo Gastel racconta il Mediterraneo nei suoi scatti

Non solo l’acqua e l’aria, nelle dieci opere selezionate da Giovanni Gastel. Opere per raccontare la bellezza del mare in tutte le sfumature.

Il Mediterraneo è fatto soprattutto di persone, uomini e donne che con la loro sapienza artigiana vivono quotidianamente le storie e le tradizioni di un territorio dove la famiglia e il lavoro sono i veri valori. Il calzolaio di Capri batte ancora i tacchi consunti, circondato da migliaia di calzature di cuoio davanti al suo laboratorio, mentre una donna scruta testarda quello che accade fuori dalla porta di casa. E ancora, il Mediterraneo è il profumo della salsa che cuoce lenta sul fuoco, dal colore rosso intenso, e il sapore dolce della frutta matura adagiata sulla tavola, ritratta come le nature morte dei più grandi pittori.

L’immagine che meglio rappresenta il Mediterraneo, secondo Gastel, è quella di un tassista caprese, immortalato dal fotografo in una delle dieci opere selezionate. Come lui, anche altri personaggi sono protagonisti di uno spazio quasi metafisico: una donna vestita di bianco sfiora con passi danzanti la sabbia bagnata del lungomare e due uomini vengono immortalati dall’artista, in un gioco cromatico meraviglioso, con il loro profilo stagliato contro le diverse sfumature di azzurro e blu che dividono il mare dal cielo. Frammenti di vita, immagini di quotidianità e istantanee di Mediterraneità, le dieci opere selezionate da Giovanni Gastel raccontano i profumi e i colori del Mediterraneo.

Una vera e propria Meraviglia Italiana, che le Bibite Sanpellegrino hanno deciso di celebrare attraverso la voce e la passione di alcune delle migliori eccellenze italiane. Il progetto, presentato in un’installazione che ha preso la forma di un agrumeto 2.0 a 150 metri d’altezza al 39esimo piano del nuovo palazzo della Regione Lombardia, continuerà sul sito bibite.sanpellegrino.it e sui social network, dove Giovanni Gastel condividerà questi scatti con gli utenti della rete.

(fonte panorama.it)

martedì 17 novembre 2015

Madonna: foto degli esordi in mostra a Bologna

Inaugura il 19 novembre, presso la Galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna, la collettiva MADONNA: The Rise of a Star: in esposizione circa 60 scatti, alcuni totalmente inediti, che ritraggono la grande icona pop nel primissimo periodo della sua carriera.

A documentare le origini e i primi cambiamenti di stile della forse più longeva icona della storia musicale, le fotografie di George DuBose, Deborah Feingold e Peter Cunningham. Di quest'ultimo vengono presentate in anteprima mondiale anche alcune immagini esclusive, parte di un rullino che il fotografo pensava di aver smarrito.

Siamo nel 1982 quando Peter Cunningham, fotografo canadese con studio a New York, riceve una telefonata dall'amica Liz Rosenberg, all'epoca pubblicista per la Warner Bros, perché organizzi velocemente un servizio fotografico per una delle sue nuove clienti, di cui era particolarmente entusiasta: una certa Madonna, che a suo dire sarebbe diventata "la nuova Marilyn Monroe".

Il giorno fissato per lo shooting Madonna si presenta sola, e da sola si trucca e prepara gli abiti per il servizio, compresi di cintura borchiata che le penzolava fino a metà gamba. Dal momento in cui Cunningham impugna la macchina fotografica, tutti i suoi dubbi svaniscono. Davanti alla camera, infatti, Louise Veronica Ciccone inizia a scherzare e a giocare e a ogni suo cambio d'abito segue un "cambiamento della personalità", della "persona" messa in scena.

Il servizio dura più di sei ore e non si conclude nello studio fotografico, ma prosegue per le strade di New York, a Soho, dove Madonna continua a "performare" davanti all'obiettivo: corre e salta coinvolgendo gli ignari passanti, gioca a nascondino nei vicoli tra le case, si abbassa la zip dei pantaloni sui gradini di una chiesa o finge di essere crocifissa sulla staccionata di un giardinetto.

È ancora nel 1982 che Deborah Feingold immortala Madonna per la rivista Star Hits, fotografandola per quello che era: una giovane ragazza ambiziosa con un forte senso dello stile e una forte presenza scenica. Il giorno dello shooting, la giovane cantante arriva nel piccolo appartamento della Feingold a New York, utilizzato dalla fotografa anche come studio. A Deborah basta mezz’ora per prendere confidenza con il suo soggetto e realizzare un servizio in cui la futura diva gioca sul set con diversi elementi, dando vita a una serie di scatti consapevoli, sensuali e determinati.

Un anno prima, nell'autunno del 1981 Liz Rosenberg aveva contattato invece George DuBose, all'epoca uno dei fotografi che immortalavano la vita notturna newyorkese, chiedendogli di andare a fotografare una nuova band, in concerto all'Uncle Sam di Long Island e dicendogli di focalizzarsi soprattutto sulla cantante, Madonna.

Anche in quell'occasione la futura regina del pop cambia numerosi abiti di scena, confermando un trasformismo che negli anni sarebbe diventato quasi un marchio di fabbrica. DuBose la incontra la stessa sera in un altro locale di Manhattan, il Danceria, in cui Madonna si esibiva cantando e ballando sulle note registrate di una cassetta, accompagnata solamente dal fratello e da una ballerina. Da quella sera, in cui Madonna sarà notata da molti, inizieranno a chiamarla per esibizioni in tutto il nord degli Stati Uniti.

mercoledì 11 novembre 2015

"Henri Cartier-Bresson e gli altri. I grandi fotografi e l’Italia"

Dall’11 novembre al 7 febbraio 2016, a Milano, Palazzo della Ragione Fotografia ospita la mostra “Henri Cartier-Bresson e gli altri. I Grandi fotografi e l’Italia”.

Per raccontare come i grandi fotografi internazionali hanno visto l’ Italia in un arco di tempo di quasi ottant’anni, l' esposizione è divisa in sette ampie aree tematiche, all’interno delle quali si sviluppa una storia indiretta della fotografia e dell’evoluzione dei suoi linguaggi: da Henri Cartier-Bresson a List, da Salgado a Newton e McCurry, in mostra oltre 200 immagini che sono spesso autentiche icone. A Henri Cartier-Bresson e al suo lavoro sull ’Italia è affidato il compito di introdurre il primo itinerario fotografico (20 fotografie dagli anni ’30 in poi) che, assieme a quelle di altri 35 autori presenti, contribuirà a restituirci l’”immagine” del nostro Paese visto con l’obiettivo dei più grandi fotografi internazionali.

Dopo Cartier-Bresson, il reportage di Robert Capa al seguito delle truppe americane durante la Campagna d’Italia del 1943. Segue l’elegante rilettura del mondo della fede affrontato da David Seymour e il fascino che un’ Italia minore esercita su Cuchi White, ancora studentessa di fotografia. Poi la visione umanista si stempera nelle luci classiche del racconto di Herbert List o nella destabilizzazione della visione di William Klein, che entra da protagonista nel provocatorio racconto di Roma del 1956. Infine Sebastião Salgado, che con la consueta magistrale capacità di rileggere la realtà degli uomini, racconta l’epopea degli ultimi pescatori di tonni in Sicilia.

La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo della Ragione, con Civita, Contrasto e GAmm Giunti e curata da Giovanna Calvenzi: la rassegna chiude il percorso dedicato all’Italia voluto nell’anno di Expo 2015 e iniziato lo scorso marzo, con la mostra dedicata ai fotografi italiani.

venerdì 6 novembre 2015

Festival Milleunacina 2015. Mostra fotografica "I mille volti della Cina" di Paolo Longo

La Cina ed i suoi mille volti prendono vita a Napoli in una mostra fotografica a loro dedicata e dal titolo, appunto, “I mille volti della Cina” di Paolo Longo. Il giornalista e fotografo, corrispondente all’estero della Rai, ha raccolto talmente tanto materiale, negli anni che ha trascorso in Asia, da poter riuscire alla perfezione ad estrapolare tematiche diverse.

Ma per la Cina, per questa enormità culturale in particolare, ha deciso di fare una selezione diversa. 60 le fotografie che Longo porterà in mostra da venerdì 6 novembre, a partire dall’inaugurazione prevista per le 18:00 e fino al 22 novembre 2015, mostra che si terrà presso la sala delle terrazze del Castel dell’Ovo. Il Festival Milleunacina 2015-i linguaggi della contemporaneità è alla sua V edizione ed è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.

Una Cina dunque che ha tanto da raccontare ma che proprio per questo ha portato il fotografo (ghiotto delle immagini ed i momenti che è riuscito a catturare) a dover trovare un compromesso con il giornalista (critico del bello e del brutto di una realtà talmente grande, ad un tempo arretrata e futuristica).

Le fotografie selezionate non parleranno della solita Cina, delle sue povertà e dei suoi grattacieli megagalattici, nè tantomeno del fascino esotico che conservano tutte le città Asiatiche ma una Cina del “qui ed ora”, che riporta esattamente la realtà che a lui si presentava. I giovani moderni, le tradizioni che si stanno perdendo, la rivalsa del singolo a discapito di una cultura millenaria.

martedì 3 novembre 2015

“Controluce 1991 – 2014”, gli ultimi 25 anni della storia di Napoli

Una mostra che racconta la città, e in generale il sud Italia, degli ultimi 25 anni con scatti di nomi noti della fotografia partenopea.

Nell'ambito della manifestazione “Illuminiamo i monumenti dentro e fuori” (rassegna culturale promossa dalla Città Metropolitana di Napoli) la mostra“Controluce 1991 – 2014”, a cura di Maria Savarese, espone fino al 7 gennaio 2016, al Chiostro di S. Maria La Nova, 60 fotografie (e ne proietta altre 800 all’interno degli otto rosoni presenti nel porticato del chiostro), alcune delle quali inedite, selezionate dall'enorme archivio fotografico di oltre 400.000 immagini dell’"Agenzia Controluce", sin dal 1991 punto di riferimento per la copertura fotografica dei maggiori eventi del Sud Italia. 

In esposizione i suggestivi scatti dei fratelli Mario e Salvatore Laporta, Carlo Hermann, Alfonso Di Vincenzo, Roberta Basile, Alessio Buccafusca. Politica, criminalità, cronaca, sport, spettacolo, cultura, folklore, le tematiche trattate. 
Una mostra interessantissima, un racconto per immagini di Napoli lungo quasi 25 anni.

venerdì 30 ottobre 2015

10 Fotografi 10 Storie 10 Anni. Premio Ponchielli 2004-2014

Dal 30 ottobre al 30 novembre la Fondazione Studio Marangoni ospita a Firenze la mostra “10 fotografi 10 storie 10 anni. Premio Ponchielli 2004-2014” a cura del G.R.I.N. (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale).

Una mostra, accompagnata da un libro dal titolo omonimo, che raccolgono dieci anni di sguardi, dieci anni di fotografia. La testimonianza di dieci anni di impegno dei photo editor del GRIN, il Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, che hanno voluto ritrovarsi in un’associazione professionale e in ricordo del primo grande photo editor italiano, Amilcare G. Ponchielli, creare un premio al miglior progetto fotogiornalistico allo scopo di sostenere e valorizzare il lavoro della giovane fotografia italiana. 

Così è nato il premio fotografico Ponchielli, il più prestigioso in Italia, che nel tempo ha rivelato talenti, confermato grandi autori, mostrato nuove storie, raccontato il mondo, indicato strade e percorsi da seguire.

Le immagini dei vincitori delle dieci edizioni del premio scorrono una dopo l’altra. Alessandro Scotti, Giorgia Fiorio, Massimo Siragusa, Lorenzo Cicconi Massi, Paolo Woods, Martina Bacigalupo, Andrea Di Martino, Guia Besana, Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco, Fabio Bucciarelli raccontano le loro storie. Sono storie diverse, intense, visioni contemporanee che testimoniano come sia ancora possibile, oggi, trovare linguaggi nuovi e significativi per raccontare il nostro presente. E per raccontarsi.

lunedì 26 ottobre 2015

"Oltre l'ebola"...Marcello Bonfanti.

Emergency è lieta di annunciare una nuova mostra fotografica di Marcello Bonfanti dal 26 ottobre presso il TASCHEN Store di Milano.

Bonfanti, che ha visitato la Sierra Leone nel pieno dell’epidemia, ha fotografato l’emergenza nel Centro per la cura dei malati di Ebola di Emergency a Goderich e alcuni dei sopravvissuti. Un lavoro intenso che racconta un Paese prostrato dalla paura del contagio, ma anche la lotta dei medici contro il minuscolo virus che ha fatto tremare il mondo e i volti di chi l’ha vinto, in prima persona.

Bonfanti, da sempre impegnato nell’arte del ritratto, ha indagato l’identità dei sopravvissuti, raccontandone la guarigione come una forma di ritorno da un limbo che ha stravolto le loro vite e le loro famiglie. Emergency, che era arrivata in Sierra Leone durante la guerra civile nel 2001, la scorsa estate si è ritrovata improvvisamente in prima fila nella guerra contro il virus, che ha combattuto con le armi della medicina e dell’umanità. I centri allestiti fino a quel momento in Sierra Leone avevano soprattutto l’obiettivo di isolare i contagiati. 

Emergency aveva deciso di fare un passo in più, necessario, ma non scontato tra chi stava lavorando per contenere l’epidemia: curare i malati. Mentre il virus galoppava con oltre 100 nuovi malati ogni giorno, ha aperto un Centro per la cura dei malati di Ebola e una terapia intensiva, l’unica per i malati di Ebola in Africa occidentale per offrire agli africani le stesse cure a disposizione dei malati curati in Occidente. 

Il fotografo Bonfanti ha messo a disposizione le fotografie esposte a favore di chi volesse fare una donazione a favore delle attività di Emergency in Sierra Leone.

martedì 20 ottobre 2015

Mostra "Chemical Vagaries"

La mostra "Chemical Vagaries" dell’artista napoletano X-MAX, sarà esposta, da mercoledì 21 ottobre a lunedì 2 novembre, a Napoli nella Galleria delle Sale delle Terrazze del Castel dell’Ovo, via Eldorado, alle ore 17.30.


Un progetto che nasce dall'opera dell'artista napoletano X-MAX che ha sviluppato il proprio percorso artistico sulle immagini allucinatorie causate da un disturbo psicotico di cui ha sofferto per molti anni. 

Allucinazioni, percezioni di realtà parallele che hanno dato vita ad una fantasiosa interpretazione del panorama delle tipologie dei terrestri che l'artista riproduce fotograficamente e pittoricamente.

Il progetto prevede una mostra di una trentina di opere a tecnica mista di vario formato all'interno della Galleria sale delle terrazze del Castel dell'Ovo di Napoli.

giovedì 15 ottobre 2015

"L'incanto della Fotografia". Le collezioni Silvio Negro e Valerio Cianfarani

Il legame di Silvio Negro e Valerio Cianfarani con il Museo di Roma nasce nel 1953, in occasione dell’allestimento della ”Mostra della fotografia a Roma dal 1840 al 1911”, che ha segnato l’inizio di una riflessione storica e critica sulla fotografia romana del XIX secolo e alla quale parteciparono come curatori e prestatori.

La mostra "L’incanto della Fotografia" offre l’occasione per mostrare al pubblico, dal 14 ottobre al 28 febbraio 2016, una parte delle ricche collezioni di Silvio Negro (1897 - 1959), giornalista, scrittore e storico della fotografia, e dell’archeologo Valerio Cianfarani (1912 – 1977), che fu soprintendente alle antichità dell’Abruzzo e Molise, entrambe acquistate per l’Archivio Fotografico del Museo di Roma rispettivamente nel 2003 e nel 2005. 

Una grande amicizia ha legato i due collezionisti, accostatisi alla fotografia per interessi di studio e professionali, ma poi via via sempre più coinvolti e stregati dal fascino delle immagini che mostravano Roma negli ultimi anni del potere papale, decadente e immortale al tempo stesso.

Accanto ad antiche e preziose immagini degli anni 1850 - 1870 che documentano la nascita e il diffondersi della fotografia a Roma, tra le circa 90 opere esposte appaiono ritratti sia sciolti sia contenuti in album di pregevole fattura, e vedute di luoghi lontani, fra le quali splendide immagini di Istanbul nella seconda metà del XIX secolo.

In occasione della mostra saranno visitabili i nuovi depositi per la conservazione delle antiche fotografie e dei negativi storici su lastra in vetro, posti al piano di sopra dei locali della mostra.

lunedì 12 ottobre 2015

Da Trisorio ad Amelio: Capri rivive con le foto del passato

A Capri dall’11 ottobre al 31 dicembre 2015, a Villa Lysis sarà esposta la mostra “La Capri di Pasquale Trisorio e Lucio Amelio”, a cura di Maria Savarese e Fabio Donato, coordinamento scientifico di Annamaria Boniello.

Grazie al coinvolgimento di importanti archivi privati, come quelli della famiglia Trisorio ed Amelio, e di noti fotografi napoletani come Fabio Donato e Luciano Ferrara, saranno esposte in mostra fotografie, molte delle quali inedite, documenti ed opere, in particolare, la celebre Capri-batterie, unica opera realizzata a Capri e per Capri dall’artista tedesco Joseph Beuys nel 1985.

Fulcro dell’esposizione saranno due progetti fotografici.
Il primo realizzato da Fabio Donato nell’ottobre del 1971, dal titolo "Una giornata indimenticabile": il fotografo napoletano, infatti, era con Lucio Amelio e Pasquale Trisorio quando l’artista tedesco Joseph Beuys giunse per la prima volta a Villa Orlandi, ad Anacapri, rimanendone folgorato per la bellezza. 
Il secondo è composto da alcune fotografie che facevano parte della mostra voluta ed organizzata da Trisorio alla Certosa di San Giacomo nel luglio 1983, “Capri un pretesto”, gli autori erano Hollander, Fontana, Ghirri, Gibson, Jodice, Nori,Shurmann.
Inoltre, saranno esposti alcuni scatti di Luciano Ferrara, che documentano il clima culturale caprese di quegli anni, ed una video-intervista a Lucia Trisorio, realizzata da Mario Franco, in occasione della mostra.

“La Capri di Pasquale Trisorio e Lucio Amelio”, sarà corredata da un catalogo presentato nel mese di dicembre a Villa Lysis coinvolgendo familiari, artisti, registi, giornalisti ed amici di Paquale Trisorio e Lucio Amelio.

L’esposizione è promossa dall’Associazione culturale Gulliver – Epochè, in collaborazione con Àpeiron Associazione Culturale, e con la partecipazione del Porto Turistico di Capri, e con il patrocinio della Città di Capri e del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

lunedì 5 ottobre 2015

"Addove" mostra fotografica sulla vita di Pino Daniele

Napoli ricorderà Pino Daniele con la mostra fotografica "20 Anni con Pino (Addove)". L'esposizione sarà allestita al Pan-Palazzo delle Arti di Napoli dal 16 ottobre.


La sua dipartita non è stata ancora digerita dal popolo napoletano che ha ormai incoronato il grande Pino Daniele come angelo custode della città. Proprio a tal riguardo il Pan accoglierà dal 16 ottobre "Addove", una mostra con materiale inedito composto da 180 fotografie e 3-4 ore di video realizzati dal fotografo Alessandro d'Urso, a lungo fotografo ufficiale del Lazzaro Felice.

L'esposizione è frutto dell'amicizia ventennale tra Daniele e D'Urso che ha realizzato per l'artista partenopeo otto copertine di album e diverso materiale
Una mostra che, è stato sottolineato, non vuole essere "una memoria triste, ma un ricordo vivo all'insegna dell'uomo e dell'artista straordinario".

Il fotografo ha deciso di raccontare con i suoi meravigliosi scatti la vita del Pino uomo, una figura che va oltre il Daniele artista. I visitatori, infatti, potranno "vivere" la storia privata e artistica di Pino Daniele dal 1990 al 2009, il periodo professionalmente più intenso del musicista. 

La rassegna, realizzata con il sostegno della moglie Fabiola Sciabbarrasi e dei figli dell'artista, è stata fortemente voluta dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. 

giovedì 1 ottobre 2015

“Cara domani”, una mostra fotografica sospesa tra Napoli e gli USA

La scuola di Boston sbarca allo Spazio Nea: a partire da sabato 3 ottobre e per cinque settimane, fino a martedì 10 novembre, presso lo spazio espositivo vicino alla centralissima Piazza Bellini, avrà luogo l’esposizione "Cara Domani", del fotografo e artista americano Jack Pierson e dei sodàli della già citata “scuola di Boston” Mark Morrisroe, Phillip Lorca di Corcia e numerosi altri artisti del movimento che ha animato il mondo fotografico degli anni’90.

Un mondo languido e frammentato, popolato da creature splendide, effimere, ma intrise di una solitudine insondabile. Giovani modelli prestanti, leziosi, ma allo stesso tempo malinconici e a tratti enigmatici, si offrono in un’ostentata e impudica intimità ammiccante.

Con una mostra-omaggio, fortemente voluta dall’amico Ernesto Esposito, tornano a Napoli le opere di Jack Pierson: prendendo il nome da una delle sue opere più emblematiche, "Cara Domani" (una delle prime word sculptures realizzate da Pierson proprio a Napoli), si ha un punto di vista privilegiato su quell’estetica dell’istantanea che costituisce la cifra del lavoro di Pierson, ma allo stesso tempo si dà vita a un racconto fotografico che testimonia la lunga amicizia tra l’artista e il collezionista. 

Si snoda lungo 54 immagini questo percorso, tutte opere inedite realizzate con set fotografici quali Positano, Napoli e New York nel 1995, quando per la prima volta Pierson sbarcò con una personale nella splendida cornice partenopea.

Curiosa la spiegazione del nome della mostra, racconta Ernesto Esposito che “Cara Domani erano le due parole che aveva sentito pronunciare a Napoli con maggiore frequenza. Erano espressione dell’umore locale, sospeso tra cortesia e rassegnata tergiversazione”
Le opere esposte sono raccolte nel catalogo curato da Ernesto Esposito con testi di Eugenio Viola, pubblicato in occasione della mostra da Iemme Edizioni, marchio editoriale dello Spazio Nea.

lunedì 28 settembre 2015

Steve McCurry: Icons and Women

Nei Musei di San Domenico a Forlì una selezione delle immagini più famose, insieme ad alcuni lavori recenti e ad altre foto non ancora pubblicate.

Questo nuovo percorso espositivo dedicato a Steve McCurry propone un viaggio intorno all’uomo e al nostro tempo, in una inedita declinazione al femminile. 

Il punto di arrivo è il celebre ritratto della ragazza afgana nel campo profughi di Peshawar, diventato ormai un'icona assoluta della fotografia mondiale (ma anche un simbolo della speranza di pace che sembra impossibile in un mondo agitato da guerre ed esodi di massa): il ritratto sarà esposto insieme ad altri due scatti, uno inedito ed uno realizzato da McCurry a distanza di oltre 17 anni, dopo averla finalmente ritrovata.

Il punto di partenza è una straordinaria galleria di ritratti e di altre foto in cui la presenza umana è sempre protagonista, anche se solo evocata. Il suggestivo allestimento (curato da Peter Bottazzi) invita ad un percorso di scoperta, che progressivamente si raccoglie in un universo pienamente femminile, che ci viene incontro con i suoi sguardi e ci coinvolge con la sua dimensione collettiva, in una sorta di girotondo dove si mescolano età, culture, etnie, che McCurry ha saputo cogliere con straordinaria intensità.

Una sezione della mostra, allestita in una sorta di "vertigine" che il visitatore dovrà attraversare, è dedicata inoltre alla guerra e alla violenza, che McCurry ha documentato con il suo obiettivo di reporter.

La rassegna comprende oltre 180 foto di vari formati, selezionate da Biba Giacchetti insieme allo stesso McCurry ed è completata da un' audioguida a disposizione di tutti i visitatori (e inclusa nel biglietto) nella quale il grande fotografo racconta in prima persona le sue foto con aneddoti e appassionanti testimonianze.

martedì 22 settembre 2015

David McEnery. Smiling food

In occasione di Expo Milano 2015, Photofestival proseguirà fino al 31 Ottobre. La grande rassegna dedicata alla fotografia d’autore, farà parte degli eventi di Expo in Città coinvolgendo, oltre alle principali gallerie d’arte e alle sedi espositive del capoluogo lombardo, alcuni importanti edifici storici.

Per l’occasione, lo Studio Dr. Guido delli Ponti in collaborazione con Ponti x l’Arte Associazione Culturale e la Galerie Mantovani (Saint Maden, Bretagna) ospiterà le fotografie dell’artista inglese David McEnery (1936-2002). 

Nei suoi trascorsi professionali, McEnery ha lavorato per varie testate giornalistiche internazionali fra cui la prestigiosa rivista Life, catturando gli aspetti più insoliti e divertenti della quotidianità. Il suo sguardo, ironico e leggero, garantisce uno stile unico e assai ricercato. Privilegiando le immagini in bianco e nero, da autentico purista McEnery non ha mai utilizzato il flash.

Definito “il fotografo più divertente al mondo”, David McEnery mette letteralmente in scena la quotidianità più insolita e paradossale scandendo quell’imprevedibile commedia umana che è la vita. E se le nostre esistenze non possono prescindere dal nutrirci, il cibo secondo McEnery non può rinunciare a un bel sorriso stampato sulle labbra. 

Lo testimoniano, ad esempio, i due neonati col biberon condiviso; la coppia di pescatori coi pesci tali e quali a loro; i portatori di baguette al riparo dalla pioggia; il fatto che esista un Fast Food a un’incollatura dalla fine del mondo e tre bottiglie di latte in posizione yoga. Fra linguaggi del corpo, gesti e stupori assortiti, questi scatti fotografici sono sempre e comunque un’irresistibile scivolata sulla buccia di banana.

venerdì 18 settembre 2015

Photofestival Milano: uno sguardo alle esposizioni della sessione autunnale

Ha preso il via il 15 settembre la sessione autunnale del Photofestival Milano 2015 che, giunto alla nona edizione, ha quest'anno per sottotitolo "Dire, Fare, Mangiare", in omaggio ai temi dell'Esposizione Universale.

Fino al 31 ottobre una serie di mostre diffuse in modo capillare in tutta la città e nell'area metropolitana milanese coinvolgeranno le principali gallerie d'arte e importanti spazi espositivi meneghini. Un nuovo ciclo di appuntamenti darà modo al pubblico di avvicinare gli autori attraverso visite guidate, incontri, presentazioni di libri e lectio magistralis con i nomi più affermati della fotografia. 

Tra le numerosissime mostre in programma nell'ambito di questa rassegna dedicata alla fotografia d'autore, che fa parte degli eventi di Expo in Città, troveremo:

George Steinmetz: In volo sui deserti, a cura di Magnum Photos e Contrasto Cluster Zone aride, Sito espositivo Expo 2015 - fino al 31 ottobre;

Ferdinando Scianna: Mediterraneo, un mare di storie, a cura di Magnum Photos e Contrasto
Cluster Biomediterraneo Sito espositivo Expo 2015 - fino al 31 ottobre;

Acqua Shock, Edward Burtynsky: Palazzo della ragione fotografia, Piazza Mercanti 1, Milano - fino al 1° novembre;

Autori vari, Sui binari del tempo: Cascina Roma, Via delle Arti 2, San Donato Milanese - fino al 18 ottobre;

Mauro Colella, Cappadocia, un mondo a parte: Biblioteca Dergano - Bovisa, Via Baldinucci 76 - fino al 3 ottobre;

Profumo di sogno: Sebastião Salgado, a cura di illy, Cluster Caffè, Sito espositivo Expo 2015 - fino al 31 ottobre;

Paolo Manusardi, Alfa Romeo "Il Portello abbandonato": Manusardi ArtPhotoStudio, Via Tortona 26 Milano - fino al 30 ottobre;

Alessandra Sanguinetti: Tre oceani, storie di isole, a cura di Magnum Photos e Contrasto Cluster Isole Mare e Cibo, Sito espositivo Expo 2015 - fino al 31 ottobre;

Tomasz Tomaszewski, Overwhelmed by the Atmosphere of Kindness. Hungry Eyes – Area 35, Via Vigevano 35, Milano - fino al 29 settembre;

Jessica Tradati, Nepal, oltre il terremoto: Galleria Studio Gabelli, Galleria Buenos Aires 11, fino al 30 settembre.

lunedì 14 settembre 2015

Il Sud e le donne: trenta scatti di Ferdinando Scianna

In mostra a Otranto i ritratti realizzati in anni diversi, e in varie regioni del Sud: dalla Sicilia, di cui il fotografo è originario, alla Puglia.
Sicuramente fra gli eventi culturali più rilevanti dell’ estate pugliese, “Il Sud e le Donne” è la mostra del grande fotografo Ferdinando Scianna, autore di straordinari reportage apprezzati in tutto il mondo, allestita nella splendida cornice del Castello Aragonese di Otranto fino al 30 settembre 2015. 

In rassegna trenta magnifici scatti (scelti personalmente dall'autore) realizzati in anni diversi e in varie regioni meridionali, dalla Sicilia, terra natale del maestro, fino alla Puglia dei candidi centri storici e dei luminosi lungomari. Un fascinoso itinerario che si offre al piacere dello sguardo e alle riflessioni del visitatore nelle stanze appena restaurate del millenario castello caro anche alla letteratura.

La mostra è parte integrante del progetto culturale "TU NON CONOSCI IL SUD", una produzione dell’associazione Veluvre – Visioni culturali, a cura di Oscar Iarussi.

martedì 8 settembre 2015

Al Cervantes di Roma la mostra "Women & Women"

Dopo New York e Chicago, inaugura a Roma martedì 8 settembre all’Istituto Cervantes (piazza Navona, 91) la mostra “Women & Women” a cura della gallerista madrilena Blanca Berlín.

Donne fotografe, donne artiste, donne impegnate, donne dietro la macchina fotografica che guardano donne davanti all’obiettivo: donne e donne. 15 fotografie di cinque tra le più apprezzate fotografe spagnole - Beatriz Moreno, Gabriela Grech, Isabel Muñoz, Ouka Leele e Soledad Córdoba - ritraggono l'essenza del corpo femminile ed esprimono i cambiamenti intervenuti sulla scena artistica nazionale negli ultimi decenni. 
In “Women & Women”  le fotografe ci mostrano come le donne guardano altre donne. Ciascuna con la sua particolare maniera espressiva, ma sempre sotto il comune denominatore dell’esigenza formale, della sperimentazione e dell’audacia creativa. 

Isabel Muñoz, coerente con il suo personalissimo universo creativo, indaga sulle affascinanti forme del corpo femminile, sulla gestualità, sulle sensualità della pelle. Le sue immagini ne esaltano il senso delle proporzioni, l’eleganza naturale e l’inesauribile capacità di seduzione.
Con il corpo come fonte di creazione, gli autoritratti di Soledad Córdoba sembrano sgorgare dagli abissi del subconscio, evocando una realtà paradossalmente irreale, premonitrice. Non meno irreale è il volto scelto da Beatriz Moreno, androgino, senza ombre o volumi, senza traccia di emotività. Un viso apatico e privo di passioni, oscuro e inquietante come la dea greca Ecate. Da “Agua” di Gabriela Grech sono stati selezionati tre degli otto ritratti che compongono la serie. I due assi portanti del discorso di carattere esistenziale dell’autrice sono lo sguardo interiore e l’acqua, come simbolo di ciò che non possiamo dominare, dell’angoscia vitale che ci accompagna fin dalla nascita.Ouka Leele, invece, attraverso colori sgargianti e un peculiare immaginario personale, ci trasforma in ricettori di messaggi psicologici carichi di simbolismo.

L’esposizione, organizzata dall’istituto di cultura spagnolo in collaborazione con Acción Cultural Española (AC/E) e il Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación, si potrà visitare gratuitamente fino al 16 ottobre, dal mercoledì alla domenica dalle 16 alle 20.

venerdì 4 settembre 2015

#PAF2015!! Photo&Art Festival

Venerdì 4 settembre è la giornata inaugurale della seconda edizione di #PAF2015!! Photo & Art Festival. Il festival, organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale #PAF!!, in collaborazione con il Comune di Monteleone d’Orvieto e L’Ass.ne Turistica Pro-Loco, prevede 30 mostre di pittura, fotografia, scultura e disegno fumettistico; workshop gratuiti tenuti da professionisti per adulti e bambini; conferenze a tema ed eventi live che per 3 giorni trasformeranno questo borgo medievale in un mondo fatto di osmosi tra arti visive, storia, enogastronomia e musica. 

Rientrato nel circuito degli eventi sponsorizzati dal Ministero dei Beni Culturali all’Expo, Verybello, il Photo & Art Festival sperimenta, anche quest’anno, nuove formule di partecipazione e condivisione dell’arte, creando un’interrelazione sensoriale tra l’artista, la sua arte e lo spettatore, da qui la necessità di allestire le mostre all’interno di contesti domestici, di vita quotidiana, di italianità. L’iniziativa punta a diffondere e promuovere la creatività, renderla comprensibile, alla portata di tutti.

“Per il visitatore, osservare un’opera deve essere prima di tutto un’esperienza, un’opportunità e perché no, anche un fattore di ispirazione”, dice Walter Moretti, Presidente dell’Ass.ne #PAF! A corredo di tutto questo, “gioiello” all’interno di una manifestazione che di per sé è già un qualcosa di unico nel panorama dell’alto orvietano, è la mostra “Frames of Italy” di Maurizio Galimberti, che sarà possibile visitare dal 4 al 13 settembre 2015, organizzata in collaborazione con la Galleria Artistocratic di Bologna.

La mostra “Frames of Italy” di Maurizio Galimberti riscopre e racconta il nostro Paese, ci fa entrare e ci porta a spasso attraverso il paesaggio articolato e vario dell’Italia. Come egli stesso l’ha definito «è un grande tour personale, ma che molti ritroveranno di certo familiare». Un diario di viaggio, dove l’artista appunta i suoi luoghi, scorci di città, dettagli di monumenti, porzioni di cielo o di mare frammentati, attraverso diverse modalità tecniche e di espressione, dai mosaici alle singole istantanee, dai ready-made alle manipolazioni sulle Polaroid.

“E’ un’occasione imperdibile e un onore per il nostro Comune, Monteleone d’Orvieto e per i territori dell’Alto Orvietano, ospitare un evento del genere e una mostra di questa caratura artistica” precisa Luca Scutigliani, Consigliere alla Cultura del Comune di Monteleone d’Orvieto.

lunedì 31 agosto 2015

Francesca Woodman e Birgit Jürgenssen in mostra

Una doppia mostra personale celebra a Merano, fino al 20 settembre 2015, due tra le esponenti femminili più importanti dell'arte contemporanea, Francesca Woodman (1958–1981) e Birgit Jürgenssen (1949-2003). L'esposizione è presentata da Merano Arte in collaborazione con la prestigiosa Collezione Verbund di Vienna, specializzata sull'avanguardia femminista degli anni '70, da cui provengono le opere delle due grandi artiste.


Entrambe sono considerate "due degli esempi più alti del femminismo poetico-performativo degli anni '70". Tra le loro opere sono numerosi i parallelismi possibili: la messa in scena del soggetto, il tema della fragilità dell'esistenza umana e soprattutto il confronto critico con la tematica del corpo femminile nell'espressione artistica. 

Autrici di fotografie "performative", una comune urgenza espressiva le ha spinte a ritrarsi in prima persona, spesso nude, altre volte travestite, nella sfera protetta del loro atelier, solitamente utilizzando l'autoscatto, mediante linguaggi espressivi influenzati dal surrealismo.

Al centro del loro lavoro c'è il corpo, inteso come "opera d'arte" in sé, utilizzato come strumento formale per interrogare e mettere in discussione il proprio essere e la propria identità, ma anche per delineare una nuova immagine della donna. Con esso hanno entrambe sperimentato e si sono messe in gioco, non interessate a immortalarne l'aspetto esteriore, quanto a usarlo come mezzo per esprimere e raffigurare complessi stati d'animo interiori.

La rassegna di Merano Arte proporrà, da un lato, 75 fotografie di Francesca Woodman - in bianco e nero, di cui 20 esemplari vintage, mai esposti in Italia - accompagnate da alcune rare diapositive a colori e un video; e, dall'altro, 44 opere di Birgit Jürgenssen, tra fotografie in bianco e nero e a colori, polaroid, rayogrammi, cianotipi, disegn, sculture (i celebri "oggetti scarpa") e lavori realizzati con la stoffa, fornendo una panoramica ampia e sperimentale della sua ricerca.

lunedì 10 agosto 2015

Art Kane il visionario in mostra a Modena

Sarà esposta presso il Palazzo Santa Margherita a Modena, fino al 20 settembre 2015, Visionary, una grande retrospettiva dedicata al leggendario fotografo statunitense Art Kane.

L'esposizione presenta, per la prima volta in Italia, circa 100 fotografie di Kane, in parte inedite, a ricostruire le tappe fondamentali della sua importante carriera, che lo ha visto conquistare negli anni innumerevoli riconoscimenti e premi, nonché le copertine dei più prestigiosi rotocalchi internazionali e delle più celebri riviste di moda.

Art Kane ha spaziato negli anni dal campo della moda a quello dell'editoria, ha realizzato memorabili ritratti di celebrità, reportage di viaggi e fotografie di nudo. In tutti questi generi ha apportato cambiamenti rivoluzionari grazie al suo sguardo sempre originale e visionario, alla sua scarsa disponibilità al compromesso, all'avversione per il fotorealismo e all'utilizzo spericolato e innovativo della tecnica: dalle improbabili angolazioni di ripresa alle marcate distorsioni del grandangolo 21mm, dal fuoco selettivo ottenuto con i teleobiettivi all'uso di pellicole dai colori ipersaturati, alla creazione di arditi fotomontaggi. La sua opera gravita attorno a tre elementi principali: colori decisi, erotismo e umorismo surreale.

Tra le sue immagini più celebri, troviamo in mostra quella memorabile dei The Who avvolti nella bandiera britannica o lo scatto universalmente noto come Harlem 1958, l'immagine forse più significativa della storia del jazz, realizzato per la rivista Esquire immortalando ben 57 leggende del jazz su un marciapiede della 126ma strada di New York, a Harlem. Una vasta e variegata produzione di "immagini pensanti" che fa parte oggi delle collezioni permanenti di istituzioni culturali come il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum of Art di New York.

La Fotografia Francese del Novecento

Gli Spazi Espositivi della Provincia di Pordenone esporranno, fino al 27 settembre, 140 opere provenienti da prestigiose collezioni che hanno caratterizzato l’evoluzione della Fotografia Francese del Novecento.

La mostra curata dai componenti del “Comitato Scientifico” (Claude Nori, Walter Liva, Jean Marc Lacabe e Roberto Salbitani) raccoglie un'ampia antologia di artisti che hanno segnato l’evoluzione della Fotografia Francese del Novecento ed è composta di circa 140 opere provenienti da prestigiose collezioni (tra cui Roberto Salbitani di Roma, Gallerie Paci Contemporary e Massimo Minini di Brescia, Martini e Ronchetti di Genova, dalla Galleria Civica di Modena e dal Château d'Eau, Pôle photographique de Toulouse nonché dall'archivio del CRAF).

L’esposizione è suddivisa in capitoli successivi al prologo sulla fotografia dell'800: 
L’inizio del Secolo, Atget e il surrealismoLa fotografia umanitaria il fotogiornalismo”; “I fotografi artisti”; “L’apparire di Contrejour e della nuova fotografia francese”; “La fotografia francese contemporanea”.

Un’occasione preziosa per vedere una carrellata di foto d’autore che raccontano un secolo storicamente fondamentale e contraddittorio. Opere di artisti leggendari come Henri Cartier Bresson, Atget, André Kertesz, Lucien Clergue e tantissimi altri, potranno essere ammirate all’interno di un percorso temporale e tematico avvincente.


Il catalogo della mostra è patrocinato dall’ambasciatrice di Francia a Roma Catherine Colonna e dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, con l’introduzione di Anne Cartier Bresson sulla Fotografia del XIX secolo; contributi di Roberto Salbitani (La fotografia umanitaria); di Claude Nori (L’esperienza di Contrejour,); di Jean Marc Lacabe (La fotografia francese contemporanea), infine di Walter Liva (che presenterà le biografie dei fotografi in mostra).

lunedì 3 agosto 2015

Piergiorgio Branzi il Flâneur in mostra a Milano

E' stata inaugurata il 30 giugno presso la Leica Galerie Milano la mostra Flâneur: In esposizione oltre 30 scatti del giornalista e celebre fotografo fiorentino Piergiorgio Branzi, realizzata in collaborazione con Contrasto Galleria Milano.


La parola Flâneur che dà il titolo alla mostra, resa celebre da Charles Baudelaire, e in seguito da Walter Benjamin, indica il gentiluomo che, vagando per le vie delle città, si immerge nelle atmosfere dei luoghi e assapora le emozioni provate osservandone il paesaggio. Come mostrano le fotografie di questa piccola mostra personale, Piergiorgio Branzi, classe 1928, ha fatto della flânerie (l'andare a zonzo, il gironzolare, il bighellonare) un vero e proprio approccio alla fotografia.

Incarnando l'anima più colta e aristocratica della fotografia italiana, Branzi si è formato nella tradizione figurativa rinascimentale toscana, presto abbandonando la ricerca formale per diventare un maestro del "ritratto ambientato". Monsignori, bambini, borghesi, paesani, colti di sorpresa, con sottile sarcasmo, restano in equilibrio tra un lirismo sommesso e una vivida caratterizzazione psicologica. L'immagine, rigorosamente bilanciata nella composizione, è per Branzi il prodotto di previsioni, riflessioni, aggiustamenti di tono e tagli in camera oscura, di equilibrio formale e momento decisivo nella ripresa.


Con la tecnica della stampa giclée, utilizzata per la maggior parte delle fotografie in mostra, le sue immagini dal denso contrasto sembrano animarsi di una luce nuova. Particolari rimasti sepolti sulla pellicola riaffiorano, diventano materia, intessono di spessore il nero e il bianco della trama e le fotografie trovano una dimensione diversa, più nuova e insieme antica.

martedì 28 luglio 2015

"Strange Worlds"... in mostra al Foro Boario di Modena

In mostra al Foro Boario di Modena, fino al 6 settembre, 70 opere di 26 artisti provenienti da ogni parte del mondo.


Per tutta la stagione estiva gli spazi espositivi del Foro Boario di Modena ospiteranno "Strange Worlds", una nuova mostra tratta dalle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e organizzata in collaborazione con il Comune di Modena nell’ambito del programma di iniziative estive collegate ad Expo 2015, in partnership con UniCredit.

Tema declinato dalla mostra è il racconto di altri mondi, vicini e lontani, dove le dinamiche sociali, culturali e religiose in atto si intrecciano, dando vita a storie inedite: “un susseguirsi emozionante di volti e costumi”, “un mosaico interattivo”, come spiega il curatore Filippo Maggia, in grado di comporre una "fotografia reale e tangibile della nostra contemporaneità".

Il percorso comprende circa 70 opere, tra fotografie, video e installazioni, di 26 artisti provenienti da ogni parte del mondo.

venerdì 24 luglio 2015

"Historias Latinas" in mostra al PAN

L'America Latina protagonista di una mostra al Palazzo delle Arti di Napoli. Dal 30 luglio al 31 agosto il PAN ospita la mostra dal titolo "Historias Latinas", un'esposizione collettiva incentrata sullo scorrere della vita a Cuba, in Argentina e Bolivia.

"Historias Latinas" è un percorso per immagini a metà tra il reportage e il racconto emozionale di luoghi lontani, quei luoghi che prendono forma nei volti e nei gesti delle persone che sono ritratte nelle opere in esposizione. Siamo di fronte a "Sorsi di Vita", intesi come momenti, frames dello scorrere lento del tempo in alcuni paesi dell'America Latina, Cuba, Argentina e Bolivia, passando per la nostra bella Napoli, che si riflette come in uno specchio mostrando similitudini e differenze. 

La mostra raggruppa le opere di cinque artisti che negli anni hanno mostrato interesse per la cultura dei paesi latini di cui anche Napoli è espressione viva. 

Verranno esposti gli scatti del fotografo emergente nato a Matanzas (Cuba), Ihosv any Plasencia Pascual, che ha già partecipato alla mostra "Sensi&Azioni. Da Cuba al Senegal", allestita a febbraio dello scorso anno nel Castel Nuovo di Napoli. In quell'occasione ha diviso la prestigiosa Sala Carlo V con Umberto Astarita che prenderà parte all'esposizione del Pan con le fotografie realizzate nell'ultimo viaggio fatto tra Argentina e Bolivia.

Viaggio intrapreso con l'amico e fotografo, nonché filmaker, Claudio Celentano. Astarita e Celentano da anni sono impegnati in attività umanitarie principalmente rivolte all'Africa, con l'Associazione Onlus Energia per i Diritti Umani, di cui sono parte attiva e con lo stesso spirito di solidarietà hanno deciso di partecipare a quest'iniziativa. 

Altro artista che metterà in mostra le sue opere è Giuseppe Klain, ideatore del fortunato progetto fotografico Havanapolis, presentato a maggio all'Ambasciata d'Italia a Cuba; progetto fotografico che mette in evidenza i punti di contatto tra la città cubana e Napoli, sia dal punto di vista urbanistico che culturale. Pasquale Cipolletta invece esporrà un dipinto inedito intitolato "Un Sorso di Vita", nel quale dà una sua personale interpretazione del concetto di vita, fatta di attimi come quelli che ricorrono nelle opere degli altri artisti presenti.

lunedì 20 luglio 2015

"Sospetto", gli scatti di Maria Mulas

In mostra a Milano, fino al 30 luglio, le opere visive inedite della fotografa. Una serie di lavori inediti che mettono alla prova.


Fasci di luce che tagliano tende e finestre, paesaggi metropolitani in giro per l’ Europa e scorci isolani catturati e mediati dal riflesso. 

La fotografa Maria Mulas dà vita ad una serie di “osservazioni” del naturale e del quotidiano attraverso una doppia lente: quella della sua Lumix e quella del suo incredibile spirito d’osservazione, creando uno spazio lirico utilizzando soltanto le "risorse del riflesso"

La Mulas ci regala la sua visione da attenta osservatrice e scopritrice della realtà che ci circonda, ci mette alla prova, genera in noi “sospetto” e ci chiede di scrutare con attenzione. Ancora un lavoro sulla luce. 

Lo studio che porta avanti da più di quarant’anni, il chiaro-scuro volutamente evidenziato sul volto dei migliaia di artisti che ha ritratto e adesso l’immagine riflessa, restituita da tutto ciò che ci circonda.

mercoledì 15 luglio 2015

Il Festival dell’Oriente alla Mostra d’Oltremare

Arriva per la prima volta a Napoli il Festival dell’Oriente. Appuntamento alla Mostra d’Oltremare 11, 12 e 13 settembre e 18, 19 e 20 settembre dalle ore 10.30 alle ore 24.30.



Ci si potrà immergere completamente nella cultura e nelle tradizioni orientali con mostre fotografiche, stand commerciali, bazar, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, medicine naturali, spettacoli folkloristici e tanto altro. Un susseguirsi di show ed incontri tutti dedicati ai vari paesi orientali. 

Un programma fitto di eventi come la Danza dei Leoni sui pali, la Danza del Cinema Indiano Bollywood, la Danza del Drago, il laboratorio creativo e di sperimentazione multimediale Shambala Teatro Yoga, la vestizione del Kimono, la Cerimonia del The cinese e giapponese, l’Arte del ritaglio della Carta, l’Opera lirica cinese e così via. 

Inoltre ci sarà un’area dedicata interamente a “Salute e benessere” dove si potranno sperimentare gratuitamente decine di terapie tradizionali. L’area gastronomia, invece, presenterà prodotti esclusivamente orientali, etnici, biologici e vegani, con un totale di oltre venti ristoranti e punti di ristoro, aperti fino a mezzanotte. 

Il Festival dell’Oriente si terrà non solo all’interno dei padiglioni coperti della Mostra d’Oltremare, ma anche all’esterno, nella Piazza delle Fontane. 30.000 metri quadrati a di posizione del Festival e di quanti giungeranno, per una delle edizioni più grandi d’Italia.