lunedì 11 gennaio 2016

Dramatis Personae: il volto e la figura al Castel dell’Ovo

Cinque pittori e quattro fotografi: non sono i personaggi di un racconto avvincente ma di sicuro una storia la stanno scrivendo. La storia nella quale entreranno a far parte tutti coloro che, a partire dal 16 gennaio 2016 e fino al 14 febbraio 2016, andranno al Castel dell’Ovo in occasione della mostra Dramatis Personae.

Dopo il gran successo riscosso a Ferrara, Torino, Piacenza e Milano, Dramatis Personae – Il volto e la figura nell’arte italiana contemporanea entra a far parte del parterre di eventi che arricchiranno i prossimi mesi Napoli. Il progetto editoriale ed espositivo in questione, avverrà nella sede espositiva di Castel dell’Ovo, ospitando tutti i partecipanti attivi (e non) dell’iniziativa, in maniera del tutto gratuita.

Quel che si vuole esprimere è il concetto che dietro ogni volto, rappresentato, figurato, lavorato, si nasconde una storia, una realtà a noi estranea ma allo stesso tempo familiare. Chiunque potrà sperimentarsi nel “trovare se stesso” guardando una delle sculture esposte, i profili ritratti e/o fotografati.
30 gli artisti italiani contemporanei che affronteranno la tematica del volto e della figura umana, con tecniche tradizionali seppur in chiave moderna (olio su tela, disegno a pastelli su carta, sculture in terracotta, ecc.) e utilizzo di tecniche innovative (collage di fumetti o materiali vari, computer-grafica, fotomontaggi, assemblaggi di materiali di recupero).
Per ogni artista saranno due le opere portate in mostra mentre sarà prevista un area di “approfondimento” specifica per i 9 sopracitati, i quali avranno ben 10 possibilità per esprimere la loro visione del “Dramatis personae”.

A curata di Virgilio Patarini, e con l’organizzazione di Zamenhof Art (Milano-Ferrara) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. La mostra è corredata da un catalogo dell’Editoriale Giorgio Mondadori.

In mostra: Anna Maria Artegiani, Marino Benigna, Alberto Besson, Simone Boscolo, Anna Maria Bracci, Vito Carta, Angelo Conte, Fabio Cuman, Daniela Da Riva, Daniela Doni, Bruno De Santi, Paolo Lo Giudice, Laura Longhitano Ruffilli, Nino Ninotti, Antonio Presti, Maria Luisa Ritorno, Gabriella Santuari, Roberto Tortelotti.
E con approfondimenti della pittura di Silvio Natali, Giuseppe Orsenigo, Virgilio Patarini (anche curatore), Marilena Rango, Edoardo Stramacchia, e dell’arte fotografica di Ivano Boselli, Valentina Carrera, Marco Lombardo e Monica Mietitore.
Ospiti d’onore i tre vincitori del Premio Dramatis Personae 2016, con le tre opere vincitrici (selezionate tra quelle dei 17 finalisti in mostra allo Spazio E di Milano, dal 26 al 30 dicembre 2015).

(fonte spaccanapolionline.com)

giovedì 7 gennaio 2016

Alfa Castaldi: una mostra dedicata ad un grande fotografo italiano del secolo scorso...

Alla Wavegallery Corsini di Brescia, una mostra dedicata al grande rappresentante fondamentale della fotografia italiana del secolo scorso.


In circa 120 immagini, l' "Antologica" mette in mostra il percorso artistico di Alfa Castaldi, un fotografo che ha fatto del suo stile personalissimo una firma spendibile in settori tra loro distanti ma avvicinati da una sensibilità tutta particolare: dal reportage alle pagine di moda, Castaldi ha fatto della fotografia il fulcro della sua vita. 


Dagli inizi, seduto ai tavolini del Bar Jamaica di Brera insieme alle personalità artistiche più influenti degli anni Cinquanta e Sessanta, passando per i primi reportage per "L'Illustrazione Italiana" e "Settimo Giorno" e gli scatti alle personalità di spicco di cinema e cultura, giungendo al sodalizio – professionale e affettivo - con Anna Piaggi (che lo porterà sulle pagine di Annabella prima e di Vogue poi, con servizi esclusivi e di complessità unica, anche ispirati al cubismo picassiano), Alfa Castaldi è rappresentante unico di un fotogiornalismo di ricerca assolutamente innovativo. 

Famosissimi e geniali i suoi servizi sul vestire italiano maschile, ispirati alle radici etnografiche più profonde alle quali guardava con interesse speciale, che lo portarono (negli anni Settanta) a pubblicare sulle pagine dell'Uomo Vogue uno shooting interamente scattato in Sardegna, a gente comune e pastori.

(fonte panorama.it)