martedì 3 marzo 2015

Mostra fotografica "Brassai. Pour l'amour de Paris"

La mostra di Brassaï a Palazzo Morando a Milano dal 20 marzo al 28 giugno 2015 ci racconta, attraverso fotografie originali, l'amore che ha legato uno dei protagonisti della storia della fotografia con la città che è stata la capitale culturale e artistica del Novecento, dando vita a immagini memorabili, capaci ancora oggi di catapultarci agli "anni folli" di Montparnasse.

Sarà così l’occasione di una vera e propria scoperta, l’opportunità di conoscere l’intensa attività di questo straordinario autore che approda a Parigi ancora bambino e che per tutta la vita vivrà la capitale francese come fonte delle sue riflessioni e fil rouge del suo lavoro.
Nato nel 1899 in Transilvania, Gyula Halász (prende il nome di Brassaï quando inizia a fotografare nel 1929) ha solo tre anni quando suo padre lo porta con sé a Parigi, dove è stato invitato, in qualità di professore di letteratura, a trascorrere un anno sabbatico.

Questo periodo affascina il giovane e resta impresso nella sua memoria.

Infatti intraprende dapprima la carriera artistica studiando all'Accademia di Belle Arti di Budapest e poi a quella di Berlino, ma l'incontro, nel 1924, con il fotografo ungherese André Kertész lo convince a dedicarsi alla fotografia.

Nascono allora le sue bellissime immagini della Parigi notturna, nelle quali coglie gli aspetti più insoliti della città, ancor più affascinante con le strade deserte, mentre nelle fotografie dei bistrot si agita la fremente vita del quartiere di Montparnasse, centro artistico e mondano della capitale.

Le sue fotografie sanno cogliere con semplicità e franchezza la vita di tutti, dai bambini agli innamorati, dai nottambuli alle prostitute, dalla gente comune ai celebri artisti.

La selezione di circa 260 fotografie originali racconta la storia eccezionale di una passione, quella che ha unito per più di cinquant'anni lo scrittore, fotografo e cineasta ungherese Brassai agli angoli e ai più nascosti recessi della capitale francese.

A corredo della mostra una retrospettiva cinematografica, proposta dall'Institut français Milano.

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